Spettroscopio e Spettri di Emissione
- Maurizio Recchi
- 8 ore fa
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Uno spettroscopio è uno strumento ottico utilizzato per scomporre la luce (radiazione elettromagnetica) nei suoi colori costituenti, ovvero lo spettro, permettendo l'osservazione e l'analisi delle componenti di una sorgente luminosa. L'elemento chiave è il componente dispersivo, che può essere un prisma o un reticolo di diffrazione, in grado di separare i diversi colori o lunghezze d'onda.
Come funziona
Fenditura:
La luce di una sorgente (ad esempio, una lampada o la luce del sole) entra nello spettroscopio attraverso una sottile fenditura.
Dispersione:
La luce attraversa un elemento dispersivo: un prisma (che scompone la luce per rifrazione).
Spettro:
L'elemento dispersivo separa la luce nei suoi colori componenti, formando lo spettro.
Osservazione:
La luce così separata viene osservata attraverso un oculare o una telecamera, che permette di vedere lo spettro.
Componenti principali
Fenditura: Una fessura sottile attraverso cui passa la luce.
Collimatore: Un sistema ottico che rende parallelo il fascio di luce prima che colpisca il componente dispersivo.
Elemento dispersivo: Un prisma o un reticolo di diffrazione.
Ottica di osservazione: Un sistema ottico e un oculare per osservare lo spettro.
Tipi di spettri osservabili
Spettri continui:
Emessi da gas ad alta pressione portati all'incandescenza, mostrano tutti i colori.
Spettri a righe di emissione:
Emessi da gas a bassa pressione che emettono solo determinate lunghezze d'onda, mostrando righe brillanti su uno sfondo scuro.
Spettri a righe di assorbimento:
Si osservano quando un gas a bassa pressione intercetta uno spettro continuo, assorbendo alcune lunghezze d'onda e creando righe scure.
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